Questa macchina protoindustriale possiede l’albero più lungo del Ticino, con quasi i suoi 11 metri (10.88 metri) e porta incisa nell’albero orizzontale la data del 1804; assieme a quelle ancora presenti a Sonvico (1983) e a Barbengo (2019), è l’ultima rimasta nel Sottoceneri ad essere stata restaurata.
La spremitura delle vinacce, prima dell’introduzione dei torchi a vite, veniva ef- fettuata ricorrendo a imponenti torchi a leva di tipo piemontese . Sono macchine antichissime che avevano come scopo quello di moltiplicare la forza animale o dell’uomo, capaci di produrre una pressione progressiva su materiali sistemati fra due piani paralleli, uno fisso, l’altro mobile, il cui movimento è azionato, specialmente a mano, da un meccanismo a vite.